TIME'S VOICES

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'Time's Voices'

These are the When that participate in the Interaction:   Time's Voices






Roberto, Amelia – Italia
Quante cose mi sto perdendo mentre tento di tenere il passo? Mi chiedo questo in continuazione, è diventato uno stato dell’anima. Passo le giornate a spuntate elenchi di cose da fare, e difficilmente queste cose sono per me. Dire che il tempo ci attraversa è molto poetico certo, ma io credo che, con un po’ di crudo realismo, sarebbe meglio dire che ci possiede. Concordo pienamente con te, dobbiamo tornare ad abitare il tempo, a riprenderne il controllo. Ma non credo che sarà più possibile, la mostruosa società che abbiamo creato lo renderà sempre più difficile, e le generazioni più giovani sembrano non comprendere minimamente cosa gli viene tolto.



Adele, Sestu – Italia
È vero, sicuramente la letteratura costituisce una dimensione temporale alternativa. È qui che arrivano in faccia domande che normalmente non abbiamo il coraggio di porci, è qui che posso essere chi voglio e quando voglio. Leggo per ritrovare le parole che ho perso, e per capire quelle che non so dire. La lettura è il mio rifugio e per me il tempo è come un libro aperto, ci sono fiumi d’inchiostro, parole, frasi, capitoli, ma ogni pagina è costruita sulla precedente, il senso risiede nella loro sommatoria, e quelle non ancora lette ci attraversano con sano dubbio e stimolante incertezza. So che è difficile da credere, ma leggendo ho imparato ad avere meno paura del futuro, come se diventasse sempre meno oscuro.



Alessio, Locarno – Svizzera
Il poeta persiano Omar Khayyam scriveva:
Come l'acqua nel fiume, come il vento nella pianura,
è passato un altro giorno nella vicenda della mia vita.
Di due giorni non ho mai pensato a darmi cura:
del giorno non ancor venuto, e di quello già andato.

Ecco, questo è il modo giusto per vivere il tempo ed essere felici. Purtroppo è un modo che non si adatta agli esseri umani.



Alessandro, Ascea – Italia
La percezione temporale permea tutta la nostra esistenza come fattore di primaria importanza, poiché fin da bambini la nostra mente è abituata a dividere il tempo nelle tre categorie di passato, presente e futuro e, di conseguenza, ad impostare l’esistenza su questo schema. Ciò avviene anche inconsapevolmente. La mia piccola esperienza di attento osservatore mi porta però a credere che le persone siano predisposte in modi differenti verso questa terna del tempo, ovvero impostino la propria esistenza sulla base di una sorta di predilezione temporale, in cui la loro mente rimane in un certo senso intrappolata. Non solo, indipendentemente da quale sia la ‘zona’ prediletta, noto che alcuni ricordano solo le cose positive mentre altri solo quelle negative. Non ho chiare le idee sul modo di vedere il futuro e su come questo modifichi le abitudini nel presente perché ovviamente non sono al corrente di come vedano il futuro le persone che conosco, ma per quelli di cui conosco il passato ed il modo in cui ne parlano, mi sento di dire che vivono il presente con lo stesso atteggiamento con cui descrivono il proprio trascorso. Chi ricorda solo le cose brutte ha mediamente una brutta vita, un brutto rapporto con gli altri. Almeno questa è la mia percezione, e mi scuso se non è troppo inerente a questo spazio, volevo semplicemente condividerla, grazie.




Chloé, Clermont-Ferrand - France
La privation de temps est la plus haute forme moderne de violence. Il n’y a qu’une façon de se défendre: lire. La littérature contient tout ce qu’il faut pour comprendre la relation avec le temps. Aristotele, Sant’Agostino, Kant, Bergson, Heidegger, Husserl, Benjamin, Proust, Borges, Calvino, Paz, Einstein, Rovelli, Barbour, Zimbardo et beaucoup d’autres. Lisez, lisez, lisez, lisez, lisez!



Hans, Günzburg - Deutschland
Ich lebe seit vielen Jahren mit Bienen. Der Rhythmus ihres Lebens hat meinen verändert. Von ihnen habe ich gelernt, was natürliche Zeit bedeutet: die Blüte, den Sonnenstand, die Windrichtung. Die moderne Welt hat sich von diesem Zyklus entfernt, und wir zahlen den Preis mit Stress und psychischen Erkrankungen. Ich glaube, wer mit der Natur lebt, sieht klarer. Die Zeit will nicht gehetzt werden. Sie will gespürt, gesehen, geehrt werden. Ich gratuliere Ihnen zu Ihrem künstlerischen Engagement. Danke, liebe Grüße.



Matias, Valladolid - España
Para mí solo hay un momento en el que el tiempo pierde sus límites, y es cuando observo el cielo nocturno. Es mi trabajo, soy astrónomo. Sé que para muchos, el tiempo que pasan en el trabajo es un periodo de alienación. Para mí es todo lo contrario: este tiempo es una burbuja de protección y alegría, un tiempo de inmersión y conexión que trasciende todas las distancias.



Michele, Anzio - Itallia
Il tempo lineare mi appare come una freccia che indica la direzione. Si può andare solo avanti. Tutto è scandito da obiettivi, scadenze, date. Questa freccia spinge sempre in avanti. Spiegare il tempo ciclico è più complesso. Sono un insegnante di letteratura, per deformazione professionale le mie riflessioni partono dal mondo greco, ma dovrei scrivere un libro e non è questa la sede. Limitandomi a fare un esempio, posso dire che ogni volta che finisco di spiegare l’Odissea, avverto la chiusura di un cerchio, ed è come se anch’io tornassi a casa con Ulisse. Poi, l’anno successivo, quando ricomincio a spiegare le stesse cose, avverto uno sbalzo temporale che mi colloca all’inizio di un nuovo anello, dal quale ricomincia tutto, ma in modo sempre diverso. Penso che il tempo ciclico, più che in antitesi al tempo lineare, possa essere compreso maggiormente con i concetti di memoria e compimento.




Erica, San Severo - Italia
Ho sempre avuto la sensazione che il tempo lineare e quello ciclico fossero coesistenti, io invecchio linearmente, ma lo faccio nel ripetersi ciclico delle stagioni, o per lo meno è così che mi viene in mente quando guardo il calendario. Il tempo ciclico lo vedo anche collegato alla ritualità, in senso esteso, tipo la scuola, o la settimana lavorativa. Ad essere sincero la sana sensazione che avevo da ragazza riguardo la percezione di queste tempistiche non è più la stessa e mi sento più di usare la parola ‘automatismo’. Si, mi sembra che non ci sia più coscienza di questo ritorno periodico, del suo significato, ed è come se fosse tutto vissuto in modo sterile, distaccato: Automatizzato appunto. Mi sembra che queste generazioni più recenti abbiano addirittura esteso il concetto a tutto il divenire. Il problema è grave, poiché la cultura ha qualcosa a che fare con la comprensione del tempo e del saper vivere il tempo. Ad esempio, la letteratura richiede un tempo eccedente, dilatato, che incorpora. Se si pretende di educare con i concetti di ottimizzazione e automazione, si creeranno soltanto teste vuote, pronte per essere riempite con ogni tipo di violenza. Non capisco come chi governa non comprenda queste banalità, segno che dovrebbero essere mandati tutti a casa, dal primo all’ultimo. La scuola, l’istruzione, la cultura sono i primi settori dove concentrare gli investimenti. La storia è piena di esempi in cui la cultura paga, ed è piena di governati ignoranti che non conoscono la storia.



Norah, Plano-Texas - USA
Time writes letters to itself, but when they arrive and reads them does not recognize his own writing. So he continues to write, playing with the universe.



Thomas, Schio - Italia
Ciao Matteo, mi chiamo Thomas, ho 44 anni. Condivido molti dei tuoi ragionamenti e mi chiedo per quanto ancora l’umanità potrà sostenere questi ritmi di totale estraneazione. Oggi sono costretto a convivere con il senso di urgenza, è una necessita, altrimenti sei fuori. Mi viene richiesto un messaggio in più, una mail, una call (non si può chiamare semplicemente ‘chiamata’, non saresti alla moda), una slide, una riunione, una trasferta, sempre qualcosa in più ed il paradosso è proprio quello che descrivi tu, più il tempo è pieno di queste idiozie, più mi sento vuoto dentro. Alla fine della giornata mi sento di non aver fatto nulla di utile, sento di aver sprecato la mia esistenza, eppure non mi sono fermato un secondo! Buttare via tempo è più facile di quanto sembra. Il futuro mi inghiotte con la sua ansia. Più accelero e meno capisco dove sto andando. Per fortuna a volte capitano dei momenti come quelli che descrivi tu quando parli del Kairos, anch’io ne ho avuto qualcuno. Di recente ho portato mia figlia al parco, ero al telefono con un tizio del lavoro che non lascia respirare, poi mia figlia mi ha chiamato dicendo ‘mi guardi!? Papà mi guardi?!’ Era già successo altre volte, ma questa era diversa, era diverso il suo sguardo. Mi ha catturato, l’ho sentita dentro, ho chiuso il telefono in faccia a quel cretino senza dire una parola e sono corso ad abbracciare mia figlia. In quel momento si è fermato tutto. Scusa lo sproloquio ma volevo arrivare a dire che nei giorni seguenti mi è giunto alla mente il pensiero che il tempo non è una misura, ma un’esperienza. Questa esperienza mi ha fatto tornare alla memoria diverse letture fatte negli anni, a cui ho dato interpretazioni nuove.
Nel leggere i tuoi testi non ho potuto fare a meno di notare i profondi richiami a Zygmunt Bauman, padre della società liquida, nella quale il tempo è slegato dallo spazio, dalla continuità e dalla memoria, ed il presente diventa come eterno. Credo però che non ci si debba rassegnare, e che bisogna sempre guardare il lato positivo delle cose. Per questo apprezzo molto il tuo impegno, spero di imbattermi in un tuo dipinto prima o poi, mi piacerebbe per il ragionamento che c’è dietro, un’arte che non chiede attenzione, ma la pretende! Un’arte che interpella, che si lascia attraversare, che almeno fa un tentativo per risvegliare gli animi. E provarci è tutto per come la vedo io, contro le valanghe di piagnistei ovunque, contro i miti del vuoto e del nulla che dovrebbero farci sprofondare. Quando guardo i tuoi cipressi mi sento interrogato, il che non sarebbe una grande novità, mi capita anche con altre opere, ma nel tuo caso mi sento anche obbligato ad una risposta, a fare qualcosa! Questo è il potere di un’arte che ti interroga veramente! La risposta ho provato a darla con queste righe, la risposta è che certamente dobbiamo tornare ad abitare il nostro tempo. Grazie per questo spazio, credo che tornerò a scriverti in futuro.



Daniele, Urbino - Italia
Ho sempre avuto paura di sprecare il mio tempo. Poi c’è stato un periodo in cui temevo di sprecare quello degli altri, mi preoccupavo che le mie azioni fossero adeguate alle esigenze dei miei cari, dei colleghi, degli amici. Oggi, alla veneranda età di 76 anni, c’è un momento verso sera, quando resto solo, poco prima di cena, in cui tutto sembra sospeso. E ci sono momenti della giornata in cui desidero che arrivi presto sera. È come se qui il tempo costituisse un rifugio. Mi sembra di essere in ascolto con qualcosa di nuovo. Qui non avverto sensazioni di spreco, ma solo di quiete. È svanita anche quella sensazione al risveglio di essere in ritardo per qualcosa che non conosco. Strano, ho il tempo per fare tutto, e non riesco praticamente a fare nulla.




Pietro, Marceddì - Italia
Per me del tempo non si è ancora capito nulla. Non credo a questa cosa della divisione in passato, presente e futuro, non credo in un tempo che scorre, credo ci sia un unico istante infinito che muta. Inoltre sono convinto che la coscienza determini il tempo, intendo proprio fisicamente. Il cervello, la mente, la consapevolezza determinano ontologicamente il tempo, è qui che accade e diviene, fuori non vi è nulla di tutto questo.



Witold, Katowice - Polska
Niedziela trwa 3 sekundy, poniedziałek trwa 3 miesiące. Mam mnóstwo rzeczy do oznaczania czasu: kalendarz, alarm, przypomnienie, alert, dzwonki, posty, wiadomości, powiadomienia. Ale one tylko przypominają mi, jak bardzo nie potrafię zarządzać czasem. Czas jest względny, to już wiemy, ale jest coś, co umyka, nie sądzę, żeby to był wszystko. Mam ciągłe wrażenie natychmiastowości, jakby pewne rzeczy działy się we mnie i gdzie indziej w tym samym czasie. Nie potrafię tego wyjaśnić. Czasami gubię się w rozumowaniu, które pomija liniowy wymiar czasowy. Wtedy coś wokół mnie dzwoni, wibruje, śpiewa, piszczy… i znów zaczynamy biec, bo inni tak postanowili. Kto jest niewolnikiem kogo? Mój czas nie istnieje.



Kaede, Hamamatsu 浜松市 – Nippon 日本
毎日、電車は決まった時間に到着し、出発します。私の一日もそのリズムに従わなければなりません。仕事の時間は決められています。学校の時間も決められています。私の一日はすべて、他人によって決められた時間に従わなければならないのです。私たちは自分のものではない時間の奴隷であることは明らかです。自分の時間を本当に支配している人は、誰なのでしょうか?



Daniel, Albacete - España
Desde que me divorcié, el tiempo tiene un peso diferente. Al principio, los días pasaban sin que me diera cuenta. Ahora tengo ansiedad y taquicardia todas las mañanas. Me despierto y escucho el silencio de la casa vacía. Me doy cuenta del tiempo que he perdido. No sé cómo devolverle sentido a mi tiempo. Solía leer a Proust, Joyce, Borges. Ahora me molestan. Espero que este tiempo pase rápido.




Christopher, Chelmsford - United Kingdom
For me, time is gaze. The way we look at things determines their duration. Have you ever noticed that? I have vivid memories of encounters that lasted only a few seconds, the time of a glance. All it takes is for your eyes to meet the right person’s. A meeting can last mere moments and leave an eternal mark. An entire day can pass without anything happening, and then it just fades away. I am an astronomer; in my work, I observe the infinitely distant. Stars that died millions of years ago still speak to me through their light. Gaze determines time.



Miraç, Antalya - Turkey
Zaman bazen bir dost gibi gelir ama eninde sonunda bir hırsıza dönüşür. Sessizce, iz bırakmadan çalar senden. Sevdiklerini, anılarını, seni. Yakın zamanda, her sabah olduğu gibi benim de başıma geldi. Aynanın karşısında felçli gibi duruyordum, yüzümü tanıyamıyordum. Saçma. Bir sabah uyanırsın ve artık eski sen olmadığını fark edersin. Aynaya baktığında bir yabancıyla karşılaşırsın. Hayat akıp giderken farkına varmazsın, ama sonra geçmişin seni sessizce ısırır. Bir şarkı, bir koku, bir cümle, hepsi seni yıllar önceye taşır. Modern dünya bize hep daha hızlı olmayı öğütler. Daha etkili, daha üretken, daha bağlantılı. Ama zamanın ağırlığı hızla hafiflemez. Yalnızlık içimizde büyüyor. Ve sonunda, zamanla başa çıkmak yerine, onunla kayboluruz. Çünkü zaman acımasızdır. Hatıralar solarken, umut da söner.



Mario, Alcamo - Italia
Il tempo è una creatura strana. Un giorno ti svegli con tutte le buone intenzioni del mondo, oggi sarà il giorno in cui farò tutto, lavorare, sistemare la casa, iniziare la dieta, rispondere alle email, fare la spesa, lavare la macchina e poi….. sono le 23:59 e stai ancora cercando di capire cosa è andato storto. Tanto domani mi dovrò rialzare, sempre con buone intenzioni. Poi arriva il lunedì mattina. Odio il lunedì mattina, mi succede sempre qualcosa di sgradevole, la lavatrice si rompe, il caffè finisce, trovo una multa sulla macchina, arriva una bolletta da paura, mi chiamano per dirmi che la mia ex ha partorito. Lunedì scorso mi hanno rubato la bicicletta. Mi sembra che il lunedì il tempo smette di funzionare. Non so come meglio dire. Tutti ci dicono che il tempo è prezioso. Ma se fosse davvero così prezioso, perché lo passiamo a scrollare video di idioti che fanno balletti stupidi? Forse è una forma di difesa, meglio non prendere il tempo troppo sul serio, è troppo impegnativo. C’è chi dice che dobbiamo imparare a ‘vivere il presente’. Io ci provo, giuro. Solo che il presente è sempre così pieno di cose da fare. Il mio giorno preferito è il martedì, il giorno più lontano dal prossimo lunedì.



Yong-Soo, Gumi – 구미시 - South Korea
시간은 항상 빨리 흐릅니다. 러시아워에는 엘리베이터보다 더 빨리 움직이고, 회의 중에는 멈추는 것처럼 보입니다. 왜 시간은 이토록 알아볼 수 없을까? 매일 알람이 울리지만 나는 매일 그것을 무시한다. '10분만 더요.' 10분만 더 주세요. 하지만 1분 후에는 이미 너무 늦습니다. 시간은 잔인하다. 시간 관리에 관한 책도 읽었는데, 그냥 화가 났어요. 그 글은 많은 자유시간을 가진 사람이 쓴 글이었습니다. 계획은 단지 계획일 뿐이고, 현실은 갑작스러운 만남과 배고픔, 졸음일 뿐이다. 오늘도 나는 커피 한 잔을 마시며 시간과 불편한 공존을 이어간다.




Milena, Faenza - Italia
Scrivo poesie sul tempo da anni, ne condivido una, vediamo se ti piace.
Il tempo scivola, come gocce tra le dita, anche quando cerchiamo di stringerle forte non le stiamo afferrando, ma solo mescolando e confondendo. Ogni istante che passa è un addio muto, una distanza che si allarga tra ciò che eravamo e ciò che non riusciremo più a essere. Più viviamo, più perdiamo. Le fotografie ingialliscono, i sorrisi nei ricordi si sfumano, le parole si dimenticano. Mi guardo allo specchio e ogni ruga racconta un’assenza. Il tempo non ci porta via tutto all’improvviso, ma lo fa lentamente, con gentilezza spietata, come chi ti accarezza prima di pugnalarti. Facciamo di tutto per dimenticare che siamo finiti. Ma il tempo non dimentica. Il tempo resta. E resta anche il silenzio.



Andrea, Torino - Italia
Ciao Matteo. Condivido molti dei tuoi ragionamenti, viviamo nella cronologia sterile degli eventi e per di più ne abbiamo perso la trama. Per alcuni versi la penso in modo più estremo, non solo il futuro non retroagisce più sul presente, ma è oggi fonte di paura. Credo che i giovani temano il futuro, e come soluzione adottano l’estraneazione, l’annullamento. L’arte, la poesia, la letteratura, l’ascolto sicuramente potrebbero essere la giusta via, ma come fare? Vogliamo parlare di come sono ridotte le scuole in Italia? C’è più un luogo in cui viene formato l’uomo? Siamo ridotti male.



Simona, Battipaglia - Italia
Strano spazio questo che hai creato, mi piace. Per me il tempo è sempre stato collegato alla luce. Quella che viene dalle stelle è come una lettera scritta prima che io nascessi. Non è più una sequenza ordinata, ma un qualcosa che mi turba, come una corrente che scorre in tutte le direzioni. Il passato illumina il presente, il futuro si intravede come un riflesso. Giochi di luce. Giochi anche di movimento, come se fosse la voce dell’universo.



Rachel, Duxford - United Kingdom
There are nights when the sky seems to hold its breath. I look through the telescope, searching for a signal among millions of lights. And each time, I am astonished by the realization that I am looking into the past. I often wonder if time really exists, or if it is just a human necessity to make sense of chaos. In the universe, time does not have the same meaning everywhere. For some subatomic particles, it can be almost nonexistent. For stars, it is a slow and unstoppable forge. But what fascinates me most is the idea that time could have had a beginning. As if there were a time ‘before’. It is a concept that defies logic, and yet it is one of the true mysteries of cosmology. Studying the universe is like trying to remember a dream: the harder you try, the more its contours blur. But in this attempt lies beauty. A beauty made of questions, not answers.




Manfred, Ingolstadt - Deutschland
Ich arbeite seit über 30 Jahren in derselben Fabrik. Immer die gleiche Routine, die gleiche Sirene, die gleiche Pause, die gleichen Leute. Und doch... vergeht die Zeit jedes Jahr schneller. Die Monate vergehen wie im Flug. Ich stehe morgens auf, gehe zur Arbeit, komme dann zurück und schlafe. Und inmitten all dessen frage ich mich, wann ich mir das letzte Mal einen Moment Zeit für mich selbst genommen habe. Vielleicht ist es genau so, wie du sagst, Matteo: Die Menschen brauchen nicht mehr Freizeit, sie brauchen einfach mehr sinnvolle Zeit, Momente, in denen sie sich lebendig fühlen.



Alessia, Acquasparta - Italia
L’altro giorno stavo camminando con mio figlio di 3 anni quando ha trovato un sasso in terra e l’ha raccolto. Non c’è stato modo di toglierlo dalla mani, come provavo a prenderlo piangeva. L’ha riportato a casa ed ha passato ore a giocarci, ma soprattutto a guardarlo. Verso sera si è addormentato tenendolo in mano. C’è stato un attimo in cui l’ho guardato ed ho provato una sensazione molto strana, che cerco appunto di condividere qui. È come se il tempo si fosse annullato, come se fosse stato assorbito tutto da quella pietra. Ho avuto timore a toglierla dalle mani di mio figlio, e comunque non me la sono sentita di buttarla. Ci sono oggetti che per alcuni non rappresentano nulla, per altri sembrano valere un’eternità.



Luigi, Castel Maggiore - Italia
Credo che il tempo non sia qualcosa da rincorrere, ma qualcosa da cercare dentro di noi. I ricordi sono i custodi di questo continuo cercare.



Amedeo, Caserta – Italia
Il silenzio ha a che fare con il tempo, sembrano vuoti ma in realtà sono pieni dettagli infiniti. Il battito del cuore, un raggio di luce, un alito di vento, un’ombra che si muove con me, una luce in cielo che vibra. Il pensiero che ogni cosa si sia mossa per preparare questo presente mi lascia senza fiato, sono molte le domande, molte le cose che non comprendo.





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Valentino Volli




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